I greci dicevano che la meraviglia è l'inizio del sapere e allorché cessiamo di meravigliarci corriamo il rischio di cessare di sapere.

Ernst H. Gombrich

Occasioni in biblioteca


Anche quest’anno, in collaborazione con la Biblioteca comunale di Trebaseleghe, sono stati realizzati due laboratori per bambini, in occasione della mostra mercato del libro.
Nel primo laboratorio, dedicato alla fascia dai 3 ai 5 anni, i bambini hanno saputo raccontare tante emozioni con dei piccoli fili, che sono diventati i protagonisti di storie sorprendenti in un libro personale scritto non con le parole, ma con la tecnica del collage.
I bambini più grandi invece, ispirati dalle opere dell’artista Joan Mirò, hanno giocato con le macchie di colore, che hanno suggerito tanti personaggi e storie fantastiche.











What color?

Di Katsumi Komagata vi ho già raccontato in un post precedente. Questa volta mi sono concentrata sul libro numero sei della serie Little eyes: What color?
Ho cercato di ricostruirlo lasciando un po’ di spazio alla mia creatività per quanto riguarda la scelta dei colori e delle immagini.






Pensato per bambini che non sanno ancora leggere, il libro è scritto attraverso immagini ritagliate e immagini piene di colore, in un gioco visivo che stimola la curiosità e l’immaginazione.






A parte gli effetti casalinghi dei tagli e la qualità di stampa, sono rimasta soddisfatta del lavoro e penso che questo libretto sia un modo divertente per insegnare ai bambini i nomi dei colori!


Il mostro più selvaggio di tutti



Nel paese dei mostri selvaggi
di Maurice Sendak.


Il protagonista di questo libro è Max, un bambino molto vivace che un giorno si traveste con un terribile costume da lupo e, con una forchetta in mano, rincorre il suo povero cane creando un gran caos in casa. Ne consegue un immediato rimprovero da parte della madre che, arrabbiata, lo definisce 

M O S T R O  S E L V A G G I O

e lo mette in punizione mandandolo a letto senza cena.


A quel punto nella sua stanzetta inizia a crescere una foresta altissima, si forma il mare e Max trova una barchetta con la quale inizia un viaggio fantastico. Arriva, dopo moltissimo tempo, nel paese dei mostri selvaggi, minacciose creature dai denti aguzzi e gli artigli orrendi. Max, coraggioso com’è, riesce a conquistare e a dominare quelle strane creature fissandole intensamente negli occhi. I mostri lo proclamano re, essendo lui il più selvaggio di tutti i mostri presenti sull’isola, e insieme iniziano la ridda selvaggia, uno sfrenato ballo di gruppo che dura l’intera notte. Ma al mattino Max è stanco, affamato e inizia a sentirsi enormemente solo. Ne ha abbastanza dei mostri selvaggi e non vuole più essere il loro re, perciò decide di tornare a casa. I mostri lo rincorrono furiosi perché volevano mangiarselo, ma Max riesce a salire sulla sua barchetta e dopo più di un anno di viaggio si ritrova nella sua stanza, con la cena ancora calda ad aspettarlo.



Questo libro è uscito negli Stati Uniti nel 1963 e ha suscitato non poche polemiche per i suoi contenuti giudicati scandalosi. Gli adulti valutarono la storia inadatta ai bambini perché mostra dei conflitti familiari e una madre che non disciplina il proprio figlio, un bambino arrabbiato che intraprende una fuga fantastica.
Tutti questi elementi portarono il libro ad avere molte resistenze anche in Italia da parte del pubblico che vedeva nel piccolo Max un pericoloso monello che ingiustamente riceve un lieto fine.

Quando finalmente il libro venne pubblicato nel nostro Paese nel 1969, gli irresistibili mostri dell’albo di Sendak conquistarono tutti i bambini. Il realtà, la storia ha il suo insegnamento positivo dato che Max sfoga la sua rabbia attraverso la fantasia, ma alla fine decide abbandonare i mostri e di tornare invece dalle persone che ama.

Nel paese dei mostri selvaggi, Maurice Sendak, 1999, Babalibri.
Età di lettura: dai 3 anni

Notte in Villa



Piccoli scultori




Ecco le foto del corso di scultura realizzato in collaborazione con l'Associazione Zibaldone nel mese di giugno a Massanzago (PD), con un gruppo di bambini dagli 8 agli 11 anni.
Dopo alcune esperienze di scoperta e manipolazione dell'argilla, abbiamo sperimentato le principali tecniche di lavorazione.
Prima lezione: impronte, tracce e texture.
Seconda lezione: sfoglia e colombino.
Terza lezione: tecnica a palla (o pizzico) e tecnica a lastre ispirati alle sculture di Giò Pomodoro.
Quarta lezione: pittura su terracotta e realizzazione di sculture ispirate ai mobiles di Calder.